I migliori. Carlos di Olivier Assayas e Lung Boonmee raluek chat di Apichatpong Weerasethakul.
Le sorprese. Schastye Moe di Sergei Loznitsa e Tournée di Mathieu Amalric.
I momenti più belli. Il pazzesco piano sequenza nel mercato di Schastye Moe, il dialogo tra Amalric e la benzinaia in Tournée, l'incontro tra la vecchina protagonista e la madre della ragazza morta in Poetry, lo sdoppiamento dei personaggi nel finale di Lung Boonme raluek chat, il piano sequenza della processione in Le quattro volte, il finale di Another Year, la confessione dell'omicida di Aurora, la doppia telefonata tra le ragazzine aspiranti suicide di Des filles en noir, il charlestone notturno di una delle studentesse di The Myth of the American Sleepover, il doppio confronto tra l'attrice di Rebecca H e la cantante dei Jefferson Airplane, le frasi lapidarie di Godard in Film Socialisme ("Diritto d'autore? Un artista dovrebbe avere solo doveri..."), la statua che indica la strada in O estranho caso de Angelica di De Oliveira.
I ripensamenti. Tavernier e Mahamat-Saleh Haroun (che rimane comunque un bel film).
I non visti. Autobiografia lui Nicolae Ceausescu e Nostalgia de la luz.
I peggiori. Iñarritu, Kitano, Im Sangsoo.
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