
Amalric sembra gettato nel mondo e i dialoghi del suo film pure. Quello con la benzinaia che per un attimo diventa la donna della vita è commovente, dubito che troverò un’altra scena più bella in questo festival.
Tournée è un film sull’essere fuori dal tempo, con le attrici che ballano il burlesque degli anni ’30, con Amalric che ha i baffi anni ’70, con una magnifica sequenza finale su una spiaggia d’inverno, in un albergo vuoto e retrò che sembra venire da ciò che resta nella memoria di Shining. La Francia, per una volta, non c’è, gira tutt’intorno a Parigi e tocca città di mare che non si vedono mai: al centro ci sono solo persone che in realtà come destino hanno quello di essere fuori dal mondo, di saperlo, di preoccuparne, ma di continuare a vivere come se nient’altro li rendesse felici.
Ecco dunque cosa il cinema può ancora fare: mettere al centro della scena uomini e donne che per natura stanno ai bordi, decentrando il proprio sguardo condannato a percepire e raccontare tutto.
PS: nel film c'e' una bellissima versione acustica e improvvisata di I Will dei Radiohead: eccone una versione.
Concordo, Amalric è il migliore, poliziotto per l'ultimo Resnais, antagonista di James Bond (QoS),irresistibile fallito nel Racconto di Natale di Desplechin... Spesso commovente, anagramma di Lacrima.
RispondiEliminaAmalric l'ho adorato in Raccono di Natale, e I Will è una delle canzoni più commoventi dei Radiohead. Spero di vederlo al più presto.
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