mercoledì 19 maggio 2010

Cannes 63 - Il cinema e' un romanzo

La princesse de Montpensier parte e arriva cosi' come te lo aspetti. In costume, d'armi e d'amore, di vittorie e sconfitte, di riflessioni e reazioni. Tavernier non ha piu' la forza di fare cose sorprendenti, ma quello che fa, lo fa benissimo. Il film e' come un romanzo settecentesco (e' infatti viene da un racconto di Madame De Lafayette), filosofico e avventuroso, razionale ma esposto sugli abissi della passione. E' un triangolo amoroso con un osservatore neutrale che, come diceva Roland Barthes, riflette le passioni degli altri e le rimanda indietro con maggiore intensita'. Elegante ma non magniloquente, preciso ma non freddo, non lascia il segno forse, ma regala due ore e passa di cinema d'alta classe. Da un regista come Tavernier, oggi come oggi, non si puo' chiedere altro. Non e' che vada bene cosi', ma e' pur sempre meglio di altri...

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