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martedì 4 maggio 2010
Veduta sulle rovine - Parte III
Oggi sarebbe stato il compleanno di Audrey Hepburn, se l'attrice di Sabrina non fosse morta il 4 maggio 20 gennaio del 1993 (ndr: grazie a Cinzia per la segnalazione). Ne parlo perché pochi giorni fa ho rivisto un suo film che avevo dimenticato del tutto, Due per la strada di Stanley Donen (1967), storia di una coppia rovinata dalla ricchezza e dall'ambizione. Il film è davvero bello, ma come la Hepburn che vi recita, quasi quarantenne, ancora bellissima ma non più un fiore sbocciato, ha qualcosa che non va, qualcosa che si sente, che è sullo schermo ma resiste a ogni tentativo di fermarla.
sabato 24 aprile 2010
Veduta sulle rovine - Parte II
Ieri è uscito nelle sale Agorà di Alejandro Amenábar. E' un peplum, uno di quei film ambientati nell'antica Roma dove tutti hanno la tunica e dove al posto delle colonne di cartapesta di una volta ci sono Rachel Weisz e 50 milioni di euro. Cito a caso, ma a parte la serie Rome, non ricordo altri film sull'era classica negli ultimi trent'anni. Questo perché, evidentemente, non ce n'è bisogno.
venerdì 23 aprile 2010
Veduta sulle rovine

"Sto (ri)guardando i film di un regista classico", scrive. "Bellissimi, veloci, vitali e tuttavia così finti. Forse il cinema finisce davvero negi anni '60. Poi è iniziato qualcos'altro, lo si è continuato a chiamare cinema, ma è qualcos'altro. E oggi? Anche nei film più potenti si respira un senso di desolazione (veduta sulle rovine...). O allora ci sono film che attaccano il reale, lo costringono in un corpo a corpo assiduo - da cui spesso escono perdenti".
Credo di essere d'accordo con il mio amico, anche se spesso mi faccio prendere dall'entusiasmo e allora penso che qualcosa il cinema da dire ancora ce l'abbia. Solo non credo che saprà dirlo con i mezzi che ha usato fino a oggi. E mi chiedo fino a quando continuerà a farlo.
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