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lunedì 25 giugno 2012

Il festival più leggendario del pianeta

L’altro giorno ho comprato su Amazon l’ebook di Inseparabili di Alessandro Piperno. Non avevo mai letto nulla dell’autore di Con le peggiori intenzioni e da tempo ero curioso: il libro veniva a poco e ho fatto clic. Due secondi dopo ce l’avevo sul Kindle e ho cominciato a leggere.
Basta frequentare se stessi con assiduità per capire che, se gli altri ti somigliano, be’, allora degli altri non c’è da fidarsi.
Bell'inizio, andiamo avanti.
Da una vita Filippo Pontecorvo non faceva che ripeterselo. Per questo non era così sorpreso che Anna, sua moglie, da quando aveva saputo che il cartone animato del marito – prodotto con pochi spiccioli e senza grandi pretese – era stato selezionato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, per ritorsione gli avesse inflitto il più drastico sciopero sessuale che il loro strambo matrimonio avesse mai conosciuto.
Fermo un attimo. Primo periodo e un riferimento alla Quinzaine  des Réalisateurs. Un regista italiano, un corto d’animazione… puzza un po' di assurdo gratuito, ma forse no: la cosa in fondo è possibile. Magari Piperno sa di cosa parla, avrà qualche amico nel mondo del cinema che gli spiega come funziona, come si arriva alla Quinzaine, chi decide e quanta importanza ha avere lì un corto. Non precipitarti a dare giudizi, mi dico: magari Piperno non è come quelli che nella vita fanno gli scrittori o i giornalisti e per questo sono autorizzati dai direttori dei giornali a fare i critici...

E invece no. Invece poco dopo scopro che avevo pensato bene a pensar male.

sabato 19 maggio 2012

Realta' e reality

Ieri non sono riuscito a scrivere, non ne ho avuto il tempo. Oggi invece ce la faccio, e inizialmente avrei voluto parlare dei film di Gondry e di quello di Garrone, il primo visto giovedi' e il secondo presentato in concorso ieri. Poi stamattina, dopo la visione del pessimo Lawless di John Hillcoat (Nick Cave forse dovrebbe piantala con sta mania di fare lo sceneggiatore) ho saputo della sconvolgente notizia dell'attentato di Brindisi. E nell'incredulita' della cosa ho pensato solo piu' al film di Garrone, non tanto alle sue qualita' e ai suoi difetti, ma al presupposto di una realta' immaginaria che prende il sopravvento sulla realta' dei fatti, arrivando a essere l'unica lente con cui interpretiamo, meglio osserviamo, il nostro tempo. Siamo sicuri di tutto questo? Siamo certi che la tv si sostituisca alla verita' della morte e dell'assurdo? Siamo certi che quello che e' successo a Brindisi non sia altro che morte e omicidio e per una volta non c'entrino l'immaginazione, l'immaginario, l'indeterminatezza, l'apparenza. Reality di Garrone va bene, per carita': ribalta la realta', e dunque la interpreta, alla maniera di Pirandello. Ma anche solo per una tragica concomitanza di fatti, di fronte a quello che e' successo in Italia contemporaneamente all'ubriacutura da visibilita' e surrealta', sparisce come neve al sole. Che ne e' insomma di un film dopo Brindisi, dopo la riscoperta scioccante di un mondo tangibile e non visibile, di una follia omicida e non grottesca, di una realtà immutabile che supera la finzione del reality, lasciando al pur volenteroso Garrone lo scacco di una voce flebile e inutile.

martedì 19 aprile 2011

Cannes 64 - Quinzaine des réalisateurs

Dopo il programma della Selezione ufficiale di giovedì scorso e dopo quello della Semaine de la critique di ieri, oggi è stato finalmente completato il programma di Cannes 2011 con la selezione della Quinzaine des réalisateurs. Qui si può leggere la lista completa dei ventuno lungometraggi in competizione, dei corti e delle proiezioni speciali. La Quinzaine dell'anno passato, sotto la direzione dell'esordiente Frédéric Boyer, salvo qualche eccezione era stata orribile: quindi si può solo fare meglio. Purtroppo tra gli italiani c'è solo la già annunciata Alice Rohrwacher, mentre mancano i gemelli De Serio, dati per probabili fino all'ultimo con il loro primo - e a quanto pare bellissimo - lungo Sette opere di misericordia. Peccato.