Le classifiche delle cose migliori dell'anno andrebbero fatte ad anno finito. Chissenefotte, direte voi. Ma se quella delle migliori canzoni l'avessi fatta l'altro giorno, e non tre settimana fa, sicuramente mi sarei goduto di più questo magnifico pezzo: Circuital dei My Morning Jacket, tratta dall'album omonimo (che giusto per rimanere in tema, ha una delle peggiorni copertine dell'anno - quella qui di fianco). Un pezzo inventivo e potente, tra il rock classico e l'indie, con buona pace di Castaldo, non diverso per ambizione da Art for Almost dei Wilco, di cui avevo parlato qui con toni entusiastici, salvo poi dimenticarmente al momento di stilare la classifica. Sono entrambi gran pezzi e siccome oggi non so bene cosa scrivere, mi limito a invitare all'ascolto di entrambi.
Sempre a proposito di classifiche, ieri mi è arrivata la lista dei quindici film dell'anno di Massimo Causo, che uno dei migliori critici in circolazione. Anche se il tempo è scaduto, la pubblico lo stesso: non per farvi sapere quali sono i suoi film preferiti, ma per segnalare alcuni titoli che non sono usciti nelle sale, che non sempre sono facile da scovare (ma con un po' di impegno...) e che soprattutto spero possano destare l'attenzione di qualche lettore. Eccola qui sotto, la classifica di Causo:
Visualizzazione post con etichetta Massimo Causo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Massimo Causo. Mostra tutti i post
martedì 10 gennaio 2012
giovedì 24 novembre 2011
Buoni propositi prefestivalieri
Domani comincia il Torino Film Festival, e siccome io ci lavoro non credo avrò molto tempo per scrivere su questo blog. Se ogni tanto riuscirò a ritagliarmi un po' di tempo, magari un salto lo faccio e un post lo scrivo: ma per stare sicuro che qualcosa compaia tutti i giorni, da domani e per tutti i giorni fino al 3 dicembre, giorno di chiusura del festival, ogni mattina comparirà un breve testo su quelli che saranno gli appuntamenti ufficiali (incontri, proiezioni con ospiti, repliche significative) di Onde, la sezione di cinema sperimentale che curo insieme con Massimo Causo (per tutte le repliche rimando al programma del TFF). Naturalmente i post sono rivolti alle persone che sono a Torino durante i giorni del festival e hanno il tempo di andare a vedere film. Per tutti gli altri, a cui giustamente non frega un tubo di sapere cosa passa in un cinema a sei ore da casa loro, tante buone cose: ci si risente a inizio dicembre.
mercoledì 24 novembre 2010
TFF 28
Tra due giorni, venerdì 26, comincerà il Torino Film Festival, manifestazione per cui, come si vede qui a fianco, un po' sotto, lavoro e pure da parecchio tempo. Naturalmente invito tutti i visitatori di questo blog a venire a Torino, perché ci saranno un sacco di film interessanti, perché di festival metropolitani come questo ce ne sono pochi e poi perché durante i festival il mondo si ferma e per un weekend, una settimana o dieci giorni ci si può anche dimenticare di quello che succede fuori dalle sale o sugli schermi più invasivi, ma solitamente più piccoli, di quelli cinematografici: quanto meno è una cura disintossicanete da tutto il movimento indistinto di immagini che ci circonda. Un festival, invece, suggerisce, guida, propone e si lascia giudicare (anche male, se è il caso). Per tutta la durata del TFF, per cui, forse già a partire da domani, metterò una o più segnalazioni per ogni giorno di programmazione, naturalmente soffermandomi sui film della sezione che curo insieme con Massimo Causo, che si chiama Onde ed è dedicata al cinema sperimentale, fuori formato, d'animazione e di ricerca, solitamente antinarrativo, oppure narrativo ma in modo strano. Nel frattempo, se vi va, andate sul sito e vedete cosa vi può interessare di un programma che ha undici sale e 240 film. Lo so che in tutto questo c'è un po' di conflitto di interessi, ma, insomma, qui sopra ci venite in quattro gatti, per cui i consigli che vi darò - su Onde o sulle altre sezioni del festival, che sono tante e belle - prendeteli come consigli personali.
giovedì 28 ottobre 2010
Halloween e il mito di Michael Myers
Se tra i lettori o i passanti casusali di questo blog c'è qualcuno interessato alle pubblicazioni di cinema, e se tra questi qualcuno fosse appassionato di horror e in particolare, in linea coi giorni che verranno, di Michael Myers e della saga di Halloween iniziata da Carpenter, poi proseguita con un sacco di sequel deludenti e negli ultimi anni ripresa da Rob Zombie, che in pratica ha ricominciato tutta la faccenda da capo, confermando una volta per tutte che il cinema i miti non li crea ma li riverbera in un'eterna coazione a ripetere, per tutte queste persone, e spero anche per molti altri, in questi giorni esce da Le Mani, editore specializzato in pubblicazioni di cinema, Halloween. Dietro la maschera di Michael Myers, volume scritto dai due critici Massimo Causo e Davide Di Giorgio e dedicato alla dimensione mitica e iconografica del personaggio. Ne parlo perché i due autori sono amici, perché il libro è appassionato e appassionante e perché l'argomento è in linea con ciò di cui qui si discute spesso, e cioè i residui odierni della cultura di massa del passato, che sono parecchi, che non smarriscono la loro forza e a me sembrano tante bucce di banana sparse per la strada, dopo che ci siamo ingozzati le banane di Warhol e ne abbiamo lasciato in giro i resti.
Iscriviti a:
Post (Atom)