Le classifiche delle cose migliori dell'anno andrebbero fatte ad anno finito. Chissenefotte, direte voi. Ma se quella delle migliori canzoni l'avessi fatta l'altro giorno, e non tre settimana fa, sicuramente mi sarei goduto di più questo magnifico pezzo: Circuital dei My Morning Jacket, tratta dall'album omonimo (che giusto per rimanere in tema, ha una delle peggiorni copertine dell'anno - quella qui di fianco). Un pezzo inventivo e potente, tra il rock classico e l'indie, con buona pace di Castaldo, non diverso per ambizione da Art for Almost dei Wilco, di cui avevo parlato qui con toni entusiastici, salvo poi dimenticarmente al momento di stilare la classifica. Sono entrambi gran pezzi e siccome oggi non so bene cosa scrivere, mi limito a invitare all'ascolto di entrambi.
Sempre a proposito di classifiche, ieri mi è arrivata la lista dei quindici film dell'anno di Massimo Causo, che uno dei migliori critici in circolazione. Anche se il tempo è scaduto, la pubblico lo stesso: non per farvi sapere quali sono i suoi film preferiti, ma per segnalare alcuni titoli che non sono usciti nelle sale, che non sempre sono facile da scovare (ma con un po' di impegno...) e che soprattutto spero possano destare l'attenzione di qualche lettore. Eccola qui sotto, la classifica di Causo:
Jultak Domgshi (Stateless Things) di Kim Kyung-Moon
Cisne di T. Villaverde
Texas Killing Fields di Ami Canaan Mann
Killer Joe di William Friedkin
Arrietty - Il mondo segreto sotto il pavimento di Hiromasa Yonebayashi
Melancholia di Lars Von Trier
Taojie (A Simple Life) di Ann Hui
Hanezu no Tsuki di Naomi Kawase
Contagion di Steven Soderbergh
Scott Pilgrim vs. The World di Edgar Wright
L'amore che resta di Gus Van Sant
Miracolo a Le Havre di Aki Kaurismaki
Una separazione di Asghar Farhadi
The Ward di John Carpenter
Le avventure di Tintin - Il segreto dell'Unicorno di Steven Spielberg
Kick-Ass di Matthew Vaughn
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