mercoledì 23 febbraio 2011
Big seasons
Questa mattina è finalmente uscita la notizia che aspettavo da quando si è saputo del tour europeo di Sufjan Stevens: il 24 maggio, al Teatro Comunale di Ferrara, nell'ambito della rassegna Ferrara Sotto Le Stelle (e le stelle evidentemente in teatro saranno sul soffitto), si terrà la sua unica e primissa data italiana. Un evento, insomma. Utile anche per capire quanto Sufjan sia conosciuto in Italia. A occhio, non avendolo mai ascoltato dal vivo e considerata la svolta rumoroso-elettronica, direi che è uno di quegli artisti più bravi in studio che su un palco, e soprattutto che è troppo psicotico, con quello sguardo sempre triste, da fare il trascinatore: ma le esibizioni del suo nuovo tour sono completamene folli e le canzoni di The Age of Adz troppo particolari per essere riprodotte freddamente. Sempre a Ferrara (e sempre grazie alla DNA concerti), quando sotto le stelle si starà per davvero, a luglio ci saranno altre due concerti imperdibili: il 5 i National + i Beirut (questi ultimi anche loro per la prima volta in Italia) e il 6 PJ Harvey, il cui Let England Shake, uscito da pochi giorni (prima o poi ne parlo), è bellissimo. Contando che negli stessi giorni anche gli Arcade Fire saranno in Italia (sempre il 5 luglio a Milano e il 9 a luglio: ma non potevano scegliere altre date?) e che a Torino si dice ci saranno i Pulp al Traffic, si prospettano una primavera e un'estate della madonna. Musicalmente parlando, intendo.
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