domenica 31 luglio 2011
Le cinque regole
Sono riferite al giornalismo, ma spulciate di particolari inerenti la professione e un po' generalizzate potrebbero estendersi a qualsiasi ambito di lavoro e di passione, le cinque regole che Giuseppe D'Avanzo insegnò ai suoi giovani colleghi del Corriere della Sera, prima di tornare a Repubblica nel 2000, che oggi uno di quei ragazzi ancora di via Solferino, Marco Imarisio, ricorda celebrando il maestro scomparso (le cito copiandole a mia volta dal Post). "Le regole di Peppe, le ho chiamate per anni", scrive Imarisio, "al mattino fai cinque telefonate a cinque fonti diverse, a persone che ti possono dare notizie, non importa quali, basta che ti spieghino come stanno le cose; studia, non smettere mai di studiare, appassionati ai problemi, falli tuoi; rispondi, devi rispondere sempre quando il giornale ti chiama; ricordati che questo lavoro lo devi vivere con passione, ogni benedetto giorno, e metti passione in quello che scrivi, coinvolgi il lettore, butta sempre il cuore in quel che fai. Altrimenti, disse, non ne vale la pena, non è giornalismo"
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