martedì 21 giugno 2011
OK Automatic Post
Va sempre più di moda rifare grandi album del passato, commemorazioni di anniversari o semplici attestati di stima. Quest'anno c'era già stata l'iniziativa di Bonnie Prince Billy che aveva coordinato il "ripensamento" di Seven Swans di Sufjan Stevens (ne avevo parlato qui), mentre tempo fa il sito di musica Stereogum ha rimesso in streaming e download i risultati di un'iniziativa piuttosto curiosa: chiedere a una serie di musicisti contemporanei di incidere cover di canzoni da grandi album del passato, in concomitanza di anniversari come decennali o quindicinali. E così ora sono rintracciabili gli album "ricreati" (bonus track comprese) di alcuni capolavori degli anni '90: hanno cominciato con i dieci anni da OK Computer dei Radiohead, poi hanno proseguito con i quindici per Automatic for the People dei REM e infine è arrivata la commemorazione di Post di Bjork. Tre album giganteschi, ciascuno a modo suo simbolo del decennio (soprattutto in vista di quello che sarebbe diventata la musica del Duemila), cantati da gente come i Dirty Projectors, Doveman, My Brightest Diamond, Meat Puppets, Shout Out Louds... Gruppi e musicisti non famosissimi, ma proprio per questo in grado di stravolgere gli originali quel tanto da rinnovarli e riscoprirne la grandezza. Non sempre i singoli pezzi sono entusiasmanti, ma aiutano a ripensare alla grandezza passata come modello per quella presente.
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