giovedì 7 ottobre 2010

Il nobel della letteratura a Mario Vargas Llosa

Come era prevedibile, oggi parlerò del vincitore del Premio Nobel per la letteratura 2010, Mario Vargas Llosa. O meglio, mi piacerebbe farlo, se solo lo conoscessi bene e avessi qualcosa da dire sul suo lavoro: ma siccome di suo ho letto poche cose sporadiche, l'ho sentito una volta parlare a una premiazione e ogni tanto sono arrivato con fatica in fondo a un articolo tradotto da Repubblica, di quelli che si prendono due paginone di giornale e sei giorni di vita, mi sa che passo e mi affido alle descrizioni copiate da Wikipedia che si trovano già ovunque in rete. Con un po' di vergogna, poi, ammetto che fino a un'ora fa tutto quello che sapevo di Mario Vargas Llosa, a parte un nome da collegare alla letteratura sudamericana, a quell'indistinto mondo di autori militanti, apologia dei campesinos, virtù magiche della cannella, dittature militari, elpueblounidojamásserávencido e laluchacontinua - frutto di un pregiudizio, certo, visto che per di più lo scrittore in questione è di destra, ma abbastanza efficace su di me da tenermi colpevolmente a distanza da Marquez, Cortazar, Amado, Fuentes e compagnia - tutto quello che sapevo, dicevo, era questa cosa qui: una scazzottata tra lo stesso Vargas Llosa e Gabo avvenuta negli anni '70 in un cinema di Madrid. Roba da Dagospia d'alta classe, insomma, che per di più a suo tempo non mi portò a chiedermi chi fosse davvero quello scrittore con la doppia "l" iniziale, a parte un nome prima sentito e mai collegato a un solo titolo di romanzo. La stessa cosa successa all'una e zero due di oggi, quando ho scoperto che neanche questa volta Roth o Amos Oz ce l'avevano fatta.

3 commenti:

  1. per quanto io conosca poco la letteratura sudam, e abbia in parte il tuo pregiudizio, Cortazar è uno dei più grandi scrittori mondiali a mio parere. dipende dalle cose che ha scritto. per cui lo vedo poco legato ai vari Amado, eccetera. per quanto rig Vagas L, non lo conosco per niente, salvo il libro che ha scritto, un mini manuale di scrittura molto interessante e molto inutile allo stesso tempo...

    :)

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  2. Ironia della sorte, quest'anno si vociferava pure di McCarthy: ma si sa, i nomi che circolano poco prima sono proprio quelli che non vinceranno mai... Su Llosa non so nulla e non mi esprimo.

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  3. Bah... basterebbe un romanzo come Storia d'amore e di tenebra per darlo ad Amos Oz e a nessun altro, lasciando stare gli americani, ché tanto non lo danno a nessun altro per almeno altri dieci anni.

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