Uno degli album più belli (magari non più originali) dell'anno passato è stato Wolfgang Amadeus Phoenix dei Phoenix, gruppo francese che sta vivendo il suo momento di gloria: ha scritto la colonna sonora di Somewhere, è in tour da mesi e il suo ultimo lavoro è considerato uno piccolo capolavoro pop-rock. Piccolo perché ad ascoltarlo si sente il gusto minimal per passaggi e ritmi basilari, con suoni secchi che costruiscono una melodia semplice eppure precisa, mai eccessiva né tanto meno fichetta, in stile Air o Arctic Monkeys per intenderci. Semmai, i Phoenix sono più vicini agli Strokes, forse più tenui e sensibili. La cosa curiosa, poi, è che sanno scherzare sulla loro musica come pochi altri: a partire dal titolo dell'album, dove i riferimenti alla classica sono solo provocazioni, per proseguire con quello che si è saputo oggi grazie a Pitchfork. E cioè che i Phoenix hanno messo a disposizione le canzoni di Wolfgang Amadeus Phoenix per realizzare remix liberi e personali: da qui si possono scaricare le tracce dell'album e cazzeggiare un po' con i programmi digitali, se si è capaci.
Mi sono sempre chiesto se la musica interattiva avrà un seguito oppure no; se è solo davvero divertente o è anche creativo costruire roba che in ogni caso è di seconda mano. Francamente, anche nel caso dei video interattivi dei Radiohead, penso di no.
Quello che mi piace, però, è la versatilità dell'indie rock, considerato piccolo da tanti appassionati di rock classico, ma infinitamente più vivo, aperto, in progress. Non credo nemmeno io che i gruppi di oggi abbiano una carica mitologica pari a quella dei grandi di una volta, ma la musica che si fa, che si ascolta, che si copia, che si può costruire liberamente oggi sul propio pc, fosse anche per il solo fatto di essere la nostra musica, è mille miglia lontana dai suoni cristallizzati del rock di un tempo. Sarà anche stato migliore, non lo metto in dubbio, ma per quelli come me, nati alla fine degli anni 70, era già ricordo e rimpianto quando muovevo i primi passi, figuriamoci quando poi ho cominciato ad ascoltarlo.
pienamente d'acc
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