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sabato 3 dicembre 2011

Onde - Sabato 3 dicembre

Nell’ultima giornata del Torino Film Festival, prima dell'attesissima proiezione di Twixt di Coppola, la sezione Onde, per la prima volta dalla sua creazione, ha deciso di inserire in un solo programma tutti i cortometraggi selezionati e già proiettati in coppia con i rispetti lunghi. In un programma significativamente denominato Onde corte, che inizierà alle 17 al Greenwich 1, verranno proiettati nell’ordine: At the Formal di Andrew Kavanagh, Sent på jorden - Late on Earth di John Skoog, Figs di Anu Valia, Son of a Gun di Antoine Barraud e Claire Doyon, LubaBen di Eva Pervolovici e Waking Things di Melika Bass. Un’occasione unica per avere una panoramica del lavoro svolto sul formato breve, terreno fertile per la sperimentazione e la ricerca, tra lavori di registi esordienti (l’americana Anu Valia), di giovani autori pronti per il lungometraggio (la rumena Pervolovici, l’australiano Kavanagh), di videoartisti prestati al cinema (lo svedese Skoog), di autori affermati ma pronti a rivedere il proprio concetto di cinema (i francesi Barraud e Coyon) e di filmaker emergenti che prenotano fin da ora un posto da protagonisti nel cinema d’autore di domani (l’americana Bass).

sabato 26 novembre 2011

Onde - Sabato 26 novembre

Secondo giorno di festival e primi ospiti per Onde, la sezione del Torino Film Festival dedicata al cinema sperimentale e di ricerca, tra lunghi e cortometraggi. Proprio questi ultimi saranno i veri protagonisti della giornata, grazie alla presenza di due giovani registi, l’americana Anu Valia e lo svedese John Skoog. La prima porta a Torino il suo film di diploma alla New York University, il potente Figs (Greenwich 1, ore 17), storia della difficile adolescenza di una ragazza sbandata nelle bandlands americane, tra case in rovina, macerie industriali e lirici squarci di natura. Il secondo, invece, videoartista già affermato all’esordio nella regia per il cinema, presenterà il breve e folgorante Sent på jorden - Late on Earth (Massimo 3, ore 19), bellissimo ritratto di un paese della campagna svedese colto nella sua immobile esistenza al calare del sole, con il cinema che registra l’esistente e cogli all'improvviso l’epifania del reale. Pochi minuti di assoluta e silenziosa magia, un film davvero sorprendente. I due cortometraggi accompagnano rispettivamente la proiezione dei lungometraggi Los Viejos di Martin Bouloqc, ritorno a casa di un ragazzo in un paese costretto a fare i conti col passato, tra echi di Sokurov e ricordi del cinema militante anni ’70, e del capolavoro di Naomi Kawase Hanezu no tsuki, che arriva al festival dopo la presentazione in concorso a Cannes. Triangolo amoroso tra una donna e due uomini, il film è una riflessione sulle radici storiche e identitarie del Giappone e sul rapporto irrisolto tra uomo e natura.