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mercoledì 28 aprile 2010

Il massimo di democrazia che si può trovare

Domenica era il 25 aprile e di parole se ne sono spese tante. Nel posto in cui ero io, a un certo punto due attori si sono messi a leggere racconti di ragazzi delle scuole con un tono teatrale assolutamente fuori luogo. L'imbarazzo che provavo per loro e l'estraneità della situazione mi a ha fatto pensare a David Foster Wallace e a quello che ha scritto nel saggio Autorità e uso della lingua (in Considera l'aragosta). La riflessione è di quelle che secondo me sono fondamentali: in che modo essere democratici quando si parla? Come usare la retorica in modo democratico? E cioè, come fare in modo che il nostro linguaggio sia inattaccabile?