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domenica 26 settembre 2010

Questioni private

Venerdì ero a questo cosa qui, un po' perché ero nello stesso posto per lavoro, un po' perché quello stesso posto è la città in cui sono nato, un po' perché l'iniziativa di leggere collettivamente Una questione privata era carina e un po' perché Beppe Fenoglio è forse il più grande scrittore del '900 italiano. E non perché anche lui è nato nella stesso posto dove sono nato io, e non perché fosse superiore a Calvino o Gadda per inventiva o consapevolezza intellettuale, ma perché la sua era una scrittura totale, personale e universale insieme, appassionata, dolorosa, autentica, autobiografia filtrata da altra letteratura (tantissima letteratura, specie inglese), dall'amore per i viaggi che solo letteratura permette di fare, dai sogni che solo la letteratura permette di realizzare. Una questione privata, poi, più ancora di Il partigiano Johnny, è il libro della vita, del riallaccio mitico con l'adolescenza, il ricordo dell'amore puro, assoluto, maledetto, che eleva il presente nel nome di un passato inattacabile, bellissimo.