lunedì 5 marzo 2012

Compleanni

Qualche giorno fa, venerdì 2 marzo, è stato il settantesimo compleanno di John Irving, lo stesso giorno di Lou Reed, che pure lui ne faceva settanta. Volevo scrivere pure io il mio post celebrativo, con la citazione dalle Regole della casa del sidro e il link a wuocondewuaildsaid, ma poi me ne sono dimenticato e i settant'anni dei due sono passati. Siccome però va un sacco di moda ricordare i compleanni postumi, le commemorazione in morte, il giorno in cui tizio ha fatto la cosa per cui ora non è più semplicemente tizio ma uno famoso, dopo che il 29 febbraio tutti parlavano di Gioacchino Rossini come se tutti sapessero che era nato il 29 febbraio, dopo che per i cinquant'anni di Foster Wallace sono uscite un sacco di cose interessanti, dopo che fin da questa mattina presto ho letto pezzi sui trent'anni dalla scomparsa di John Belushi e sugli ipotetici novanta di Pasolini, ho deciso di dedicare il post di oggi al fatto che tra quattordici giorni Philip Roth compirà settantanove anni, tra centodiciassette Sufjan Stevens trentasette, tra trecentosette E. L. Doctorow ottantadue, tra duecentocinquatasette Scorsese settanta e che tra ventinove giorni ne saranno sedicimilaesettantuno da quando Martin Luther King è stato ucciso. Per questo motivo metto il link alla canzone che gli hanno dedicato gli U2, visto che tra sette giorni il bassista Adam Clayton compirà cinquantadue anni.

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