giovedì 24 marzo 2011

Il fantastico mondo dei doppiatori

Oggi parlo di doppiaggio. O meglio di un film svedese, Beyond di Pernilla August, completamente devastato dal doppiaggio. La storia: una giovane donna, sposata e con figli, riceve una telefonata dalla madre morente. Dalla reazione si capisce che non la vede da anni e che dentro porta il ricordo un passato traumatico. Recalcitrante, parte con la famiglia per l'ospedale e contemporaneamente parte pure il flashback. Proprio qui cominciano le stronzate, perché si scopre che la donna è di origine finlandese e che i problemi della sua famiglia sono nati proprio dalla difficoltà d'integrazione del padre alcolizzato. La lingua è un aspetto decisivo del film, segna la crisi di un'identità e l'attestato di una sconfitta: ricorrere al doppiaggio è perciò di per sé un'idiozia. La cosa più idiota, però, è che per reintrepetare le difficoltà linguistiche dei genitori della protagonista, i doppiatori si sono inventati un italiano stentato da straniero che invece di ricordare la cadenza di un finlandese (ma come lo parlerebbe l'italiano un finlandese?) rimanda all'accento degli immigrati di origine slava, con le doppie mancanti e la voce strascicata. Come se non bastasse, poi, siccome nell'originale i personaggi passano continuamente dal finlandese allo svedese, i geniali doppiatori hanno deciso di imparare a memoria il finlandese (capite, il finlandese!, che non è nemmeno una lingua indoeuropea e proprio non sai da dove prenderlo) e di parlarlo come se leggessero un gobbo. Agghiacciante: e non credo solo per un personale snobismo dovuto dall'abitudine di vedere film in lingua originale.

Insomma, sono arrivato alla fine del film con la voglia di conoscere i nomi dei responsabili di una tale montagna di stronzate. Poi facendo delle ricerche ho scoperto che esiste pure un sito che si impegna a farci entrare nel "mondo dei doppiatori". C'è pure una pagina dedicata a Beyond, ma purtroppo non sono indicati i doppiatori della madre e del padre. Sarebbe però stato meglio scrivere i loro nomi sulla locandina, magari sotto quelli degli interpreti principali, visto che sono loro i veri protagonisti del film.

Poi magari dalla prossima volta ci mettiamo a rendere noti i doppiatori di ogni film che arriva da noi e soprattutto i responsabili di questo scempio: quelli che per vivere non doppiano film, ma da anni, da sempre anzi, decidono di devastare qualsiasi cosa passi in una sala cinematografica italiana.

1 commento:

  1. a 'sto punto era meglio mettere le didascalie su sfondo nero, come nei film muti...
    avrebbero fatto meno danno...

    ;)

    RispondiElimina