lunedì 24 gennaio 2011
Sean Penn vs. Luca Bigazzi
Oggi è uscita la notizia che David Byrne e Will Oldham scriveranno la colonna sonora del prossimo film di Paolo Sorrentino, This Must Be the Place - quello con Sean Penn che fa la rockstar parruccata alla caccia di un ex nazista - che dovrebbe vedersi al prossimo festival di Cannes. Una bella notizia, se non altro perché Sorrentino ci prova davvero a fare le cose in grande senza contemporaneamente svendersi a chi gli dà i soldi (che poi Byrne e Oldham siano paladini del fighettume indie, di cui per altro questo stesso blog si fa promotore, questo è un altro discorso, forse un'altra svendita). Nell'intervista a Byrne, comunque, il musicista dice di essere rimasto colpito dal modo in cui Sorrentino lavora con Luga Bigazzi, il direttore della fotografia del suo film e del 90% di quelli girati in Italia, più il restante 10 che si ispira alle sue luci grigine o, alla bisogna, ai suoi colori pop tipo Warhol di periferia, dalle città tristanzuole di Soldini all'iconografia pop-Vanity Fair di Lascia perdere Johnny. Mi chiedo quindi come un autore come Bigazzi, che ha decisamente dato un imprinting visivo al cinema italiano, potrà adattarsi alla produzione internazionale e soprattutto al volto di Penn, che (non) illuminato da un'ignobile (non) luce grigina, o da una leccata di chiaroscuri, proprio non me lo so immaginare.
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