
Come nel 2006, quando uscirono due film praticamente uguali su A sangue freddo di Truman Capote (Truman Capote - A sangue freddo e Infamous - Una pessima reputazione), come se all'improvviso nessuno potesse fare a meno di sapere com'era nato uno dei più grandi romanzi della letteratura americana del '900, o quando The Illusionist arrivò subito dopo The Prestige, di cui era una squallida copia, e così finì nel dimenticatoio.
Lo stesso succede quest'anno con la beat generation, dopo che a Berlino hanno presentato Howl, ispirato a L'urlo di Ginsberg, un filmetto tanto onesto quanto banale, e ora Coppola torna alla carica con il suo Kerouac. Certe cose, è vero, non passano mai di moda, e in un modo o nell'altro saremo sempre figli dei beat e della loro ribellione (per quanto ormai ampiamente digerita), ma non riuscirò mai a capire da cosa nasce l'improvviso interesse dell'industria dello spettacolo per certi temi o certi periodi storici.
Se qualcuno ha altri esempi da portare, si faccia avanti. E magari potremmo anche immaginare futuri sviluppi: a quando, per esempio, due film gemelli su quella volta in cui Gerald Ford cadde dalla scale dell'aereo o sul fratello scemo di Jimmy Carter?
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