venerdì 11 giugno 2010

Epifania d'amore e giovinezza

Bright Star di Jane Campion, che naturalmente fa subito pensare a Lezioni di piano, perché è ambientato nell'800 romantico, perché quel film sembrava scritto dalla Bronte, con i dialoghi di Shelley e il cuore di Keats e questo è la storia dell'amore tra lo stesso Keats e la sua coetanea Fanny Brawne, è un film che potrebbe essere bellissimo. Lo è in parte, in certe scene, in certe immagini soprattutto, lo è perché la Campion, che è una donna straordinaria, che ha abbandonato il cinema per anni perché voleva stare vicino alla figlia adolescente, ha un istinto naturale, innato per la composizione pittorica dell'inquadratura.

Non lo è del tutto, perché nonostate le intenzioni di evitare le secche del cinema in costume non riesce sempre nel suo intento (ed è un vero peccato, per non dire un errore imperdonabile), e allora ecco le carrozze nel fango, i mercati con le oche che corrono per strada, gli interni con le candele e il camino. Tutto questo è la cornice, che sa un po' di filmone televisivo della BBC (che se anche fosse così, comunque, starebbe dieci metri sopra un qualsiasi filmone della Rai) e rischia un po' di soffocare il cuore del film, che invece è gentile, sincero, illuminante, improvviso, come certe immagini di bellezza e fulgore adolescenziale, come il vento che senti strisciare tra i capelli, come i particolare che sai appartenere a personaggi fuori dal tempo, come i vestiti, i fiori, l'erba, il sole, il buio.

La Campion non è Malick, il suo gusto per la natura è straordinariamente femminile, nelle sue immagini c'è una carica sessuale che emerge dove meno te lo aspetti, negli occhi e nel non detto degli attori. Il suo film avrebbe potuto essere un capolavoro come Lezione di piano, ma ne ha perso l'occasione. Pazienza, però: a volte anche solo qualche inquadratura o l'improvviso apparire di un'epifania d'amore e giovinezza rendono un film degno di essere visto e amato.

2 commenti:

  1. Visto stasera. Concordo con la tua recensione: nonostante le dichiarazioni resta impaludato in un genere e in un procedere di sequenze che, volendo dar spazio veramente alla poesia, poteva essere evitato.
    Si capisce cosa ho detto? :-)

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  2. Eccerto che si capisce.
    Però alcuni momenti sono davvero stupendi: quando lei si getta sui rami dell'albero o il vento le muove i vestiti...

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