martedì 15 giugno 2010

Ellis e lo strano ritorno

Mentre oggi da noi esce Homer & Langley di Doctorow (sarebbe bello se leggere libri fosse veloce come vedere film...), in America arriva l'ultimo romanzo di Bret Easton Ellis, Imperial Bedrooms (che prende il titolo da una canzone di Costello). Romanzo attesissimo, perché è il seguito di Meno di zero, il libro che ha reso Ellis miliardario, e perché lo scrittore californiano non pubblica più nulla dai tempi di Lunar Park (che era un bel libro, ma sintomatico del fatto che un romanziere incartato, anche quando tira fuori il meglio dalle sue ossesioni, rimane pur sempre un romanziere incartato). Siccome non ho letto stralci del libro su internet e nemmeno recensioni, eviterò di commentarlo.

Mi limito solo a far notare che nel giro di un mese ci siamo già beccati il seguito di Wall Street di Stone e ora quello di Meno di zero, cioè il film e il libro simbolo degli anni '80 americani. Cosa sta succedendo? Perché improvvisamente il seguito di due storie che non potrebbero essere più radicate nel loro tempo? Stanno tornando quegli anni (cosa di cui non mi stupirei) oppure ci aggrappiamo agli ultimi esempi di mitologia contemporanea, dando loro un seguito nella speranza che il mito non ci abbandoni?

Non so se l'avrete già capito, ma a me ste questioni mandano fuori...

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