martedì 11 maggio 2010

Cannes 63

Da domani prenderà il via il Festival di Cannes, di cui si è già parlato con poco entusiasmo qui. Le cattive premesse della vigilia sono aumentate dopo le aggiunte al programma di altri due registi da tempo senza più risorse: Woody Allen e Ken Loach. Vedremo, insomma, se il Festival dei nomi fiacchi sarà peggio o meglio di quello dei nomi cool o se proprio per l'assenza di un concorso esaltante saranno le altre sezioni (quelle che presentano Xavier Dolan, Jia Zhangke, Lodge Kerrigan, Cristi Puiu, Trapero, Frammartino, Godard e De Oliveira) a regalare soddisfazioni.

Da Cannes cercherò di scrivere un post al giorno sui film che vedrò: per cui se non avrete voglia di leggere la Aspesi su Repubblica o Mereghetti sul Corriere (ma Mereghetti scrive bene, per cui leggetelo), saprete dove trovare qualcosa sul Festival.

8 commenti:

  1. terrepigremaggio 11, 2010

    Uhm.. meglio Allen senza risorse che Mereghetti al suo top ;

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  2. Touché. Ma almeno Mereghetti sa spiegarsi e il cinema lo conosce (era soprattutto in relazione alla Aspesi).

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Touché. Ma almeno Mereghetti sa spiegarsi e il cinema lo conosce (era soprattutto in relazione alla Aspesi).

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  5. Scrive bene nel senso più tecnico del termine, ma non ha (avuto) mai niente da dire se non le banalità più trite: Per me è veramente l'emblema di una critica inutile. Almeno però è un critico e in tempi in cui è la Aspesi a scrivere di cinema, accontentiamoci.
    Il link, comunque, è al Corriere del sud e non della sera...

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  6. Mereghetti scrive bene giusto in senso sintattico, ché non ha (avuto) mai niente da dire non dico di illuminante, ma giusto di interessante sul cinema: per me è l'emblema di quel gusto del corretto e del buon senso comune che detesto abbastanza... Certo, almeno è un critico e in tempi in cui è la Aspesi ad avere la prima parola sul cinema sul secondo quotidiano nazionale, accontentiamoci...

    Il link al corriere è a quello del sud e non della sera...

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  7. Ah... grazie della segnalazione.

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  8. terrepigremaggio 11, 2010

    Anarene liberaci dal male, luogo di riflessione passionale. Qui si smonta il meccanismo dopo averlo ammirato o subìto. La differenza forse sta nell'ostinazione con cui si racconta il cinema come processo, organismo in divenire, la critica mainstream spesso ci parla di squali morti.

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