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sabato 30 ottobre 2010

I lost the will to fight

L'altra settimana mi è capitato di rivedere Il grande freddo di Lawrence Kasdan: il classico esempio di film che ha fatto epoca, visto da chiunque a suo tempo e diventato il modello per qualsiasi altra storia su riunoni di amici, sogni del passato e compromessi del presente. Ancora oggi - ora che la gente se l'è dimenticato e le tv non lo passano più - è ancora un film bellissimo, di una lucidità e una finezza impareggiabili. Sono cambiati i tempi a cui applicare il modello della nostalgia, ma l'approccio vitalistico di Kasdan e dei suoi attori pazzeschi (Kline, Close, Berenger, Hurt, Tilly, Goldblum) non ha smarrito di precisione e passionalità. Oggi, insomma (come fece Branagh con gli anni '80 in Gli amici di Peter), il film si potrebbe rifare, di attori altrettanto bravi ce ne sarebbero e al massimo la sceneggiatura la si potrebbe scopiazzare. Quello che si dovrebbe cambiare è invece la colonna sonora, che comprende un sacco di roba da urlo, i Rolling Stones, Aretha Franklyn, Percy Sledge, i Beach Boys, The Band, Marvin Gaye, A Wither Shade of Pale, e che rappresenta in modo immediato il mito dei '60: la si dovrebbe cambiare non solo per motivi cronologici, ma soprattutto per una questione generazionale.