domenica 17 aprile 2011
Chiedi alla polvere
Mai avrei pensato di scrivere degli U2 su questo blog: il grande amore dei tempi andati, gli anni '80 del mio secolo e pure un pezzo, per quanto parziale, dei '90. Gli U2 che da anni chiedono alla polvere degli scaffali la direzione del mondo, esclusi dalla fessurina del lettore come dalle lande di iTunes, dimenticati no, messi da parte sì. Gli U2 bolliti e ancora magnifici nel ricordo, che quando pubblicano album io mi giro dall'altra parte, salvo poi incuriosirmi per la raccolta di duetti che sta per uscire in questi giorni, una collezione di incontri artistici più o meno noti e sovente venuti male secondo tradizione: alcuni osceni - sì c'è quella merdata di canzone con Pavarotti - altri osannati va' a sapere perché (tipo quella versione di One ululata insieme con Mary J. Blige), e ad altri invece stranamente belli. Come ad esempio la versione di Slow Dancing cantata con Willie Nelson, che poi è il motivo per cui ho dedicato un post a quei redivivi delgi U2, amici vicini e lontani che ogni tanto dovrei andare a trovare e invece non lo faccio mai...
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