domenica 13 febbraio 2011

Tredì

Oggi a Berlino sarà la giornata del 3D, che ormai è una presenza obbligata anche nei festival. In Concoro c’era Le contes de la nuit di Michel Ocelot e nel pomeriggio passeranno i nuovi film di Wenders e Herzog, entrambi fuori concosro. Staremo a vedere, anche se a occhio direi che solo da Herzog ci si puo’ aspettare qualcosa di grandioso. Per il momento, il film d’animazione di Ocelot, quello di Kiriku e la strega di Karaba, è una pugnetta abbastanza ignobile che non si capisce bene cosa ci faccia in concorso a Berlino. A meno che si voglia ancora considerare il concorso di Berlino qualcosa di bello o interessante, visto che le uniche cose di valore qui si vedono al Forum e nessuno dei nomi previsti per Cannes (Cronenberg, Van Sant, Mendoza, Sokurow, Payne) si sognerebbe mai di venire. Selezionare un film come Le contes de la nuit, che per di più pretende l’effetto di tridimensionalità su un’animazione volutamente piatta e bidimensionale, come figure animate di una lanterna magica (quindi mi chiedo che cazzo c’entri il 3D, se non per ragioni produttive e commerciali), è il segno di quanto i grandi festival non vogliano rinunciare al proprio status vecchio di decenni: in mancanza di grandi nomi in competizione, si preferisce mettere piccoli film di registi conosciuti, piuttosto che opere interessanti, o sorprendenti, o semplicemente inattese, di autori emergenti. Fino a quando i direttori non avranno il coraggio di mettere in competizione un po’ di quello che qui si vede al Forum, o Cannes alla Quinzaine o a Venezia in Orizzonti, i festival si troveranno a imbastire il solito vecchio spettacolo con i nomi che a nessuno interessano più. Ed è uno spettacolo abbastanza penoso.

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