lunedì 30 agosto 2010

Venezia 67 e il culo della Canalis

Mercoledì comincia la Mostra di Venezia e come al solito ripartirà la solita macchina per certi versi stanca e moribonda e per altri più viva che mai. La questione è la solita: se l'arte producesse soldi sarebbe invasa da schiere di nani, puttane, ballerine e dittatori pazzi (liberi voi di scegliere uno dei due tra quelli che ieri passeggiavano per Roma). Siccome però l'arte, più che produrre soldi, ne consuma, allora va sempre a finire che non se la fila nessuno e tutto il carrozzone (i nani, le puttane...) si concetra sul resto, su ciò che dovrebbe essere il contorno e finisce per essere la ciccia da cui tutti pescano.


Ecco, per intenderci: Venezia 67, almeno alla vigilia, per i film e i registi che ci saranno, non sembra essere mai stata così promettente (ne ho parlato qui), mentre per tutto il resto, per la ciccia insomma, sembra che la crisi di presenze-immagine-marketing-e-puttaname-vario continui: di grandi star all'orizzonte se ne intravedono poche, i soldi li vanno a spillare agli accredidati aumentando il costo dei pass e naturalmente Venezia, la città, sarà sempre lì più svaccata e inerme che mai.

Ci sarebbe da rallegrarsi, in fondo, visto che non ci dovrebbe essere traccia di Clooney e quindi nemmeno di servizi sulla Canalis: ma in fondo lo sappiamo da sempre che senza il culo perfetto della Canalis alla lunga potremo cominciare a non poterci più permettere i vari Aronowsky, Coppola, Kechiche, Reichardt, Gallo, Hellman, Skolimowski, Švankmajer, Celestini, Martone, Bellocchio, Breillat, Arriaga, Hong Sangsoo, De Oliveira...

Comunque, se a qualcuno interessa, da mercoledì io sarò là e proverò di nuovo a scrivere alla fine di ogni giorno.

2 commenti:

  1. Finalmente la mia pausa pranzo in ufficio tornerà ad avere un senso!
    Bacio
    Cinzia

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  2. Dillo che questo titolo l'hai scritto solo per farti trovare dai motori di ricerca.

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