venerdì 16 aprile 2010

Tempi di guerra - 2

Sono passati dodici anni dal suo film più famoso, Happiness, e per Solondz il mondo è ancora lo stesso. Perdona e dimentica, che di quel film è un sequel in ordine sparso, ha lo stesso sguardo attonito, la stessa ironia devastante, la stessa disperazione verso l'umanità. Come sempre, c'è da ridere mentre si dovrebbe piangere e viceversa. Come sempre, si parla di depressione, suicidio, frustrazione, ebraismo, fobia per una minaccia senza volto che attraversa i megastore. De Lillo chiamava questo mondo inerme e urlante rumore bianco: più di vent'anni dopo siamo ancora lì, incapaci di andare oltre la consapevolezza che dagli altri ci separa uno strato di invisibilità smaltata.

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