mercoledì 12 ottobre 2011

Hugo - Parte II

Tempo fa ho scritto questo post tutt'altro che entusiasta a proposito di Hugo, l'imminente film in 3D di Scorsese che fin da subito ha dato l'impressione di essere un progetto da far cadere le braccia e dopo essersi palesato con il trailer ha fatto pure passare la voglia di raccoglierle, le suddette braccia. Invece ieri parecchi siti di cinema, e oggi pure Repubblica, erano pieni di elogi alla versione in progress del film presentata a sorpresa al Festival di New York, una manifestazione piccola che non vale una mazza ma che gode del fatto di avere vicini di casa importanti e di essere utilizzata dalle major (lo scorso anno fu così con The Social Network) per testare uscite importanti previste per l'autunno. Insomma, a leggere certi commenti in giro, per quanto scritti da spettatori che hanno espresso via Twitter il loro entusiasmo o da giornalisti non proprio rigorosi, sembra che il trailer da prodotto per famiglie sia fuorviante, che dopo un inizio da cinema per ragazzi il film prenda il volo e che nella seconda parte diventi un bellissimo omaggio al cinema delle origini. Come al solito, Scorsese avrà deciso di mettere in scena la sua passione da cinefilo con una memoria di ferro, magari con effetti migliori rispetto a quelli mummificati di Shutter Island. Poi magari il film è brutto lo stesso, ma è confortante leggere che forse Martin è tornato a stupire. E da figlio tradito pronto a perdonare, se mantengo i dubbi e le paure, comincio pure a sperare in qualcosa di buono: magari va a finire come con A Dangerous Method di Cronenberg.

Nessun commento:

Posta un commento