giovedì 25 agosto 2011

Sommerso che emerge

Ieri è comparso su YouTube un filmato che mostra la prima sequenza di The Invader, l'esordio nel lungometraggio di Nicolas Provost che sarà presentato nella sezione Orizzonti alla prossima Mostra di Venezia: un traguardo importante per il videoartista belga che due anni fa omaggiammo con una personale nella sezione Onde del Torino Film Festival. A dire il vero si trattava di un evento uguale a molti altri organizzati di continuo da festival grandi e piccoli, ma che in quel caso attestava la grandezza di un filmaker di cui altri si erano già accorti (tra cui, va detto, il Milano Film Festival) e che ultimamente sembra essere giunto al posto che gli spetta (a gennaio ha vinto pure la sezione corti del Festival di Rotterdam con Stardust). In questo caso, perciò, Venezia fa da cassa di risonanza per un autore che come molti ha viaggiato per parecchio al di sotto della notorietà e finalmente ha l'occasione per mettere fuori la testa e farsi notare. Una cosa bella e significativa (al di là del valore del film, che non ho ancora visto), che fa di manifestazione ricche e prestigiose come la Mostra non tanto un luogo di scoperta, quanto di diffusione e promozione del sommerso. Questo è doveroso dirlo, sia per riconoscersi un po' di meriti, sia per elogiare il lavoro di chi ha il potere di fare le cose, e le fa bene. E anche, infine, per fare un po' di chiarezza rispetto a quello che potrebbero scrivere i giornalisti delle testate quotidiane: i quali molto probabilmente di un film come The Invader se ne strafotteranno, ma nel caso saltasse fuori che qualcuno è interessato - qui c'è Stefania Rossa e si parla di immigrazione e multiculturalismo, anche se la scritta "Benvenuti a Lampedusa" che compare nel video non fa parte del film - diranno sicuramente che si tratta di un giovane regista fino al momento sconosciuto...

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