Oggi al Torino Film Festival Onde presenterà The Arbor di Clio Bernard. Il film ricostruisce la storia vera della commediografa inglese Andrea Dunbar, famosa per Rita, Sue and Bob Too (da cui Alan Clarke trasse l'omonimo film), morta alcolizzata nel 1990 a soli trentun anni. Tra documentario e teatro, la regista allestisce un quadro biografico e sociale realizzato a partire dalle autentiche interviste a parenti e amici della donna, recitate in lip synch da veri attori. Un documentario che documentario non è, finto come se la finzione non fosse altro che un modo per esorcizzare la morte. Il film sarà presentato dall’attrice inglese Christine Bottomley (celebre in patria per le sue commedie televisive per la BBC), che interpreta la parte della stessa Dunbar nelle messe in scene dal vivo delle sue pièce, per le strade e le piazze dei quartieri popolari dove la scrittrice visse.
Tra gli altri film della giornata:
Secuestro y muerte di Rafael Filipelli (Argentina 2010, 95’)
Argentina, 1970. Un generale è rapito da un gruppo armato, rinchiuso in una casa di campagna e qui processato in nome del popolo. La ricostruzione del sequestro Aramburu da parte dei Montoneros dà vita a una sorta di Buongiorno, notte argentino, un teorema astratto sul destino di una nazione, costruito come un dramma psicologico ellittico e antispettacolare.
L.A. Zombie di Bruce La Bruce
Uno zombie approda a Los Angeles in cerca di amore e si accoppia con le vittime di una città che vomita violenza, penetrandone le ferite e riportandole in vita... Dall'artista simbolo della cultura gay, un canto postromantico che, nel sangue dell'horror e nel sesso del porno, supera l'immaginario all'epoca dell'AIDS. Sullo schermo l'icona francese del porno-gay François Sagat.
Long Live the New Flesh di Nicolas Provost
La carne, il sangue, la mutazione, la materia immateriale dei pixel. Nel nome del motto cronenberghiano di Videodrome, Provost inventa una nuova dimensione concreta per l’immagine digitale, combinando e fondendo fra loro sequenze del New Horror con uno spirito mai così audace e visionario.
Triviality di Sterling Ruby
Solo, di fronte alla macchina da presa per nove impietosi minuti, l’attore porno Tom Colt si masturba cercando inutilmente di raggiungere l’orgasmo. Uno sconvolgente frammento di body art sull’imbarazzo come modalità di visione e una sfida alla resistenza e alla moralità dello spettatore.
Madame and Little Boy di Bärtås Magnus
Nel 1978 la star sudcoreana Choi Eun-Hee fu rapita assieme all'ex marito regista Shin Sang-Ok e condotta in Corea del Nord per volere di Kim Il-Sung e del suo erede Kim Jong-il. Il musicista Bonnie Prince Billy è narratore di questa vicenda sospesa tra Godzilla, il suo clone nordcoreano Pulgasari e le armi atomiche.
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