martedì 14 settembre 2010
You are next
Un altro che se ne va: Kevin McCarthy, attore americano degli anni 50 e 60, attivo soprattutto in tv. Non proprio una star, ma un volto che almeno una volta tutti abbiamo visto: nell'Invasione degli ultracorpi, uno di quei capolavori che anche il più scrauso dei corsi di cinema fa vedere quando parla di fantascienza o di ambiguità della rappresentazione (sti alieni erano fascisti o comunisti?). Kevin McCarthy era il protagonista, plastico e plastificato come gli attori di allora, con i capelli scolpiti e i denti come acini d'uva. Alla storia passerà per lo sguardo in macchina (quello nella foto) e la frase che avrebbero dovuto chiudere il film di Siegel: "You are next" (nella versione italiana si legge perfettamente il labiale, ma la voce dice "State attenti, non ci sarò più scampo"). L'ammonimento era al pubblico, ma la produzione decise che era troppo e appiccicò una coda speranzosa, con la polizia che si appresta ad arrestare l'invasione. E comunque, siccome si parlava di alieni che si sostituivano agli umani trasformandoli in individui insensibili e apatici, aveva ragione McCarthy: noi siamo stati i prossimi.
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