lunedì 31 maggio 2010
Miti senza tempo e senza potere
Due giorni fa è morto Dennis Hopper e i giornali ne hanno parlato citando soprattutto (ma vah!) Easy Rider. Per una volta ci sta, in fondo quel film ha fatto davvero epoca: ma il tono usato (potete immaginarlo: la libertà, il mito, la ribellione, il road movie, i chopper, gli hippy, la droga, fate l'amore non fate la guerra...) dava per scontato che quel mondo e quei miti fossero ancora vivi. E non, invece, che quel sistema di valori è stato ormai completamente ribaltato dalla macchina del consenso e dalla società dello spettacolo: loro hanno la liberta, loro possono permettersi la creatività e loro possono pensare di fuggire dal mondo, mentre gli altri, i poveri spettatori/sudditi, devono continuare a vivere in una condizione di eterna subalternità. Meglio allora pensare a Hopper come l'attore di Apocalypse Now e Velluto blu e lasciar perdere le menate sugli anni 60, ché francamente non se ne può più.
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Robbe' http://articles.latimes.com/2010/may/29/entertainment/la-et-0530-hopper-appreciation-20100530 è un bell'articoletto. Su Hopper non sul resto.
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